Irriducibili 3.0
Non solo numeri
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Un ritorno Irriducibile. O quasi.
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Irriducibili 3.0

La “Terza” è stata consegnata agli almanacchi!!!

E si, il tempo passa per tutti, ma non per il branco degli Irriducibili o meglio siamo un po come il vino che invecchiando aumenta di pregio.

Anche quest’anno abbiamo consegnato alla storia del basket un altro trofeo, questa volta quello più pregiato salendo sul gradino più alto del Torneo Primavera.
Ma questa è stata solo la ciliegina sulla torta di un’altra stupenda annata, perché come dice il Wate in ogni caso a noi “va sempre bene”!!!

A noi va sempre bene perché, cresce la schiera degli Irriducibili con Giovanni “il cognato”, Andrea “staltro”, Max “dito rotto” e Pietro “dito da pianola” a portare nuova linfa e nuove Vision della Mission!!!
A noi va sempre bene perché anche nelle trasferte più lontane e più “sfigate” riusciamo a trovare il senso dello stare insieme!!!
A noi va sempre bene perché abbiamo Pag che in chat ci “motiva” in ogni istante delle nostre buie giornate lavorative!!!
A noi va sempre bene perché abbiamo la fortuna di avere un entourage, Grandis, Malipiero e lo stesso Pag, degno degli Spurs, che ci guida nel labirinto dello “slow basket”!!!
A noi va sempre bene perché abbiamo la fortuna di avere l’unico “presidente dimissionario” che continua a coccolarci e prendersi cura delle beghe burocratiche per consentire a dei “vecchi di merda” di girare in lungo e in largo per i parquet delle Tre Venezie!!!
A noi va sempre bene perché abbiamo l’unico capo ultras sulla faccia della terra ad essere titolare di una cattedra universitaria nonché imperatore delle “vette del nord”!!!
A noi va sempre bene perché abbiamo la fortuna di conoscere un ragazzo speciale di nome Stefano, che ci trasmette la sua energia positiva con dei calorosi abbracci ogni volta che viene a fare il tifo per noi e per il suo papà permettendogli di vincere il premio di MVP del Torneo Primavera!!!
A noi va sempre bene punto!!!

Questa stagione, come buona parte della scorsa è stata per me un vero travaglio, i problemi “psico-fisici” e gli impegni lavorativi hanno limitato la mia presenza, per la gioia del Vate, facendo lievitare il senso del dispiacere di non poter deliziarvi con i miei no-look e di non poter condividere, se non in rarissime occasioni, il “brivido della pugna”.
Ma questa mia “non partecipazione” mi ha fatto capire ancor di più cosa vuol dire essere un Irriducibile!
Vuol dire far parte di un gruppo de omini, de amisi, di cuea, tra i quali si è instaurato uno strano legame che va oltre al sentimento dell’appartenenza rasentando le caratteristiche del legame fraterno.

Tutto quello che rappresenta la storia degli Irriducibili è marcato da questo connotato che non dobbiamo mai pensare che sia cosa scontata o normale. È un “fatto speciale”, un “fatto raro”!!!
La riprova di tutto ciò l’ho avuta il giorno della finale del Torneo Primavera, quando ogni uno di noi a modo suo “ha voluto” esserci per condividere questo sentimento.
E così ho visto Boris che, dopo tanto tempo, era li presente a riprendere l’intera gara.
Ho visto coach Nettuno che il giorno prima di una gara cruciale per il suo campionato, la maledetta gara 3 di Vigevano, era li tra gli spalti a fare il tifo per la vera “prima squadra” Virtussina.
Ho rischiato di trovar la serratura di casa cambiata, abbandonando mia moglie ai preparativi di una cena in attesa di amici, perché avevo voglia di vedere i famigerati “vecchi di merda” conquistare il titolo e lasciarmi travolgere dal clima di festa che gli Irriducibili portano sempre in queste occasioni, con le mogli che fanno il tifo e i figli che celebrano ogni segnatura a referto come i più sfegatati tifosi NBA.

Se gli Dei del basket hanno un occhio di riguardo per gli Irriducibili un motivo ci sarà, e quel motivo io lo ritrovo semplicemente ammirando la foto della nostra chat, una foto che ci rappresenta in pieno, la foto della “grande e meravigliosa famiglia degli Irriducibili”!!!
WLF