E’ lunedì e mentre tutti in queste sere fredde sono tappati in casa voi arrivate alla spicciolata alla palestra della sacra Famiglia. Ormai siamo costantemente più di una dozzina di Irriducibili e quindi si comincia subito con il riscaldamento e la formazione di due squadre coi cambi volanti e poi 1… 2… 3… si parte.
Io vi vedo dalla balconata (chi è stato almeno una volta in quella palestra sa di cosa sto parlando) e siete bellissimi, tutti o quasi con almeno una cavigliera o una ginocchiera, un gruppo di magliette coloratissime (tranne Pag fedele alla sua IGNIS) e il rumore delle chiacchiere e delle risate riempie il campo. Vi vedo giocare dall’alto ed è una gioia: lo spirito e l’armonia del gruppo, la chimica che c’è tra noi c’è anche nel nostro gioco. La palla circola veloce, il clima è sereno e allegro, i problemi sono parcheggiati fuori e le azioni da applauso non si contano perché tutto fila via liscio, senza una piega, leggero.
Questo è senza dubbio un ricordo che conserverò nella forse banale ma preziosa scatola di scarpe da basket di cui ci ha parlato Paolo. Vi voglio bene ragazzi.
Luca “all-round” Moreale